Scoprendo i miei brani più ascoltati dell’anno 2024, rituale di ogni fine anno, mi fa tenerezza sentire le musiche degli show che ho fatto quest’anno assieme alla mia famiglia, la House of Serenissima.
Ogni musica ha la sua data, il suo spettacolo, il suo outfit, il suo trucco e un luogo. Ogni musica porta ricordi: delle prove nella mia stanza, dei momenti di trucco con le mie sorelle e fratelli, dell’ansia prima di salire sul palco.
Ora che ho lasciato Venezia (ma un pezzo di cuore ci rimarrà sempre), questi ricordi sono ancora più preziosi. Scoprire Lola, il mio personaggio, mi ha travolto la vita.
L’ho conosciuta nel maggio del 2022, quando la House è stata partorita dalle nostre madri. Ero in un periodo delicato della mia vita, avevo bisogno di trovarmi, di oltrepassare i miei blocchi. Soprattutto nel mio rapporto con la seduzione, la sensualità, ma sopratutto con me stessa. Sono arrivata al Morion e ho detto alle mie compagne: « Non so bene cosa voglio fare, ma penso che vorrei fare uno spogliarello! ». Avevo appena imparato quella parola in italiano, proprio quel giorno, tra l’altro. La piccola francese arrivata a Venezia, i capelli appena tagliati corti, con molta fantasia dentro da condividere con il pubblico. È nata Lola.
Potrei scrivere su la sensazione pazzesca che ho sentito durante le prime prove in gruppo. Lo sguardo di chi c’era, la sorpresa, le mie guancie rosse e le chiappe all’aria aperta! Potrei parlare del mio debutto, di quanto mi sono sentita desiderabile e potente, ma soprattutto nel far passare questo messaggio: se l’ho fatto io, potete farlo anche voi! A tutte le persone che si sentono troppo o non abbastanza, che pensano di non poter essere desiderate, vi dico un segreto che mi ha insegnato Lola e la House: avete un mondo dentro. Bisogna farlo brillare. In un modo o nell’altro.
Vi dirò un’altro segreto: in quel periodo del debutto, facevo l’amore con me stessa. Mi sono proprio scoperta. Queste sensazioni me le porto dentro da quel momento. A volte sono addormentate, sono ricoperte da altre cose, altre priorità. Ma la fiducia e l’amore che ho sentito ne fanno ormai una parte di me, come la mia pelle o il mio sorriso.
Nel corso di questi due anni e mezzo nella House ho provato, sperimentato, amato, riso e pianto. Sopratutto ho trovato una famiglia. Mi sono sentita e mi sento tuttora accettata come sono, nei momenti più esplosivi e quelli più difficili. Se avete voglia (o forse bisogno) di debuttare anche voi, buttatevi, perché uno spazio come la House non si trova (purtroppo) dappertutto. Una famiglia che ti accetta come sei, che ti rispetta, ti spinge e grazie alla quale non ti senti mai sol*.
Se siete parte del nostro pubblico, continuate a seguirci, a sostenerci, venire a vederci. Facendo ciò non permettete solo alla scena queer drag veneziana (città e provincia) si esistere e di ✨slay✨, ma permettete a noi, performer, di diffondere i nostri messaggi di lotta transfemminista, sostenere i diritti e portare ancora più glitter in questo mondo.
In Francia, il matrimonio omosessuale è legale dal 2013, c’è tanta sensibilizzazione mediatica e istituzionale sulle questioni femminili e queer. Non ancora abbastanza, le discriminazioni sono ancora belle forti, ma siamo ancora più forti noi. Vivere in Italia, in Veneto, scoprire le problematiche legate alla storia e le tradizioni di questo paese, mi ha fatto rendere conto che nulla è scontato, che la strada è ancora bella lunga.
Con pazz* come noi, come la House, confido in un futuro più inclusivo per tutt*, più giustizia sociale e ambientale.
Bisous, Lola 💋